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Data inizio: 2019 

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Sinergie Industriali - Scarti Alimentari

L’impegno di Gruppo CAP è quello di cercare sempre migliori soluzioni tecniche e tecnologiche che consentano di offrire un servizio efficiente ed efficace coniugandolo con la sostenibilità economica e ambientale.

L’azienda si interfaccia con realtà industriali differenti e, grazie alla consapevolezza maturata negli ultimi anni, sono stati intrapresi molteplici progetti non sempre direttamente collegati alla gestione tradizionale del proprio business. Infatti, le sinergie industriali sviluppate sono nate per consolidare collaborazioni di ampia visione con gli stakeholder esterni e sviluppare connessioni tra diverse realtà in un sistema di networking e sharing knowledge.

In particolare dal 2017 Gruppo CAP ha avviato un percorso finalizzato a valorizzare i prodotti non più utilizzabili nella filiera alimentare rendendoli una risorsa da poter sfruttare e valorizzare come materia prima seconda ed energia in ottica di economia circolare.

L’obiettivo è di creare, attraverso collaborazioni mirate con realtà dell’industria alimentare, un sistema virtuoso e diversificato di business.

La ricerca e gli sforzi hanno consentito all’azienda di sviluppare un sistema di valorizzazione dei prodotti non più utilizzabili nella normale filiera di distribuzione alimentare. Questi, infatti, attraverso il trattamento nei digestori anerobici degli impianti di depurazione, consentono di produrre nuovo valore in termini di biogas, energia elettrica e chemicals organici.

Il primo esperimento, nato dalla collaborazione con Gruppo Danone, è attivo da marzo 2019 e proseguirà per tutto il 2021. Sempre in questa direzione, Gruppo CAP è pronto ad ampliare il proprio network di collaborazioni e ha avviato due nuovi progetti, il primo, già attivo, con ThinkAbout Srl e il secondo che partirà nel 2021 con Milano Ristorazione.

Le sinergie industriali e le collaborazioni promosse si basano sui fondamenti e i principi di economia circolare. Infatti, il progetto nasce dall’esigenza di valorizzare i rifiuti e gli scarti per ridurre lo spreco e riuscire a produrre nuova materia ed energia.

La filiera prevede il conferimento dei prodotti di scarto, quali ad esempio yogurt, latte in polvere e liquido, alimenti proteici non più vendibili, in quanto scaduti o che hanno avuto problemi sulla linea del freddo, presso il depuratore di Sesto San Giovanni in provincia di Milano. Qui è presente un bio-digestore, cioè un impianto che trasforma fanghi e rifiuti organici in biogas.

Dal materiale conferito viene estratta la parte organica selezionata, circa l’85%, e trasformata in biogas, ottenendo energia da fonte rinnovabile. Inoltre, il processo permette di aumentare la produzione e il recupero di nutrienti e fosforo dai surnatanti di digestione.

Attraverso le collaborazioni con Danone e ThinkAbout, dunque, il trattamento degli scarti alimentari permette di aumentare:

  • la produzione di energia elettrica da destinare sul territorio;
  • la produzione e recupero dei chemicals organici da riutilizzare nel ciclo depurativo delle acque riducendo l’apporto dall’esterno;
  • il rapporto tra quantità di materia organica inviata a recupero energetico rispetto a quella inviata a smaltimento, con la diretta di conseguenza di ottenere una riduzione dei costi complessivi di smaltimento.

 

Il sistema, inoltre, consente un’attenta separazione degli imballaggi dei prodotti. Infatti, durante il processo di stoccaggio, i rifiuti vengono prelevati e sottoposti a una prima operazione di separazione a seconda dei diversi imballaggi esterni (plastica, vetro, carta).

Una volta avvenuta la separazione, i prodotti con lo stesso imballaggio vengono immessi in un trituratore che provvede a separare gli alimenti dai contenitori. Questo processo permette a Gruppo CAP di chiudere il cerchio anche per quanto riguarda gli imballaggi, destinati e trasportati nei siti di raccolta per il riciclo.

Matteo Colle

AGENDA 2030

12.5 Entro il 2030, ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclaggio e il riutilizzo


17. 16 Migliorare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile, integrato da partenariati multilaterali che mobilitino e condividano le conoscenze, le competenze, le tecnologie e le risorse finanziarie, per sostenere il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile in tutti i paesi, in particolare i paesi in via di sviluppo


STRATEGIA NAZIONALE DI SVILUPPO SOSTENIBILE

PROSPERITÀ

III.5 Abbattere la produzione di rifiuti e promuovere il mercato delle materie prime seconde

VETTORI DI SOSTENIBILITÀ

III.3 Assicurare sostenibilità, qualità e innovazione nei partenariati pubblico-privato

TEAM DI PROGETTO E SVILUPPO

Esterno:

Danone, ThinkAbout, Milano Ristorazione

DESTINATARI

I soggetti destinatari del progetto sono gli utenti che andranno ad utilizzare l'energia prodotta dall'impianto di Sesto San Giovanni, derivante dai fanghi incrementati dai prodotti di scarto dell'industria alimentare.

Investimento
risorse interne

34.000 K€ fino al 2031

Investimento
risorse esterne

RISULTATI E MONITORAGGIO

Le principali caratteristiche dell’impianto sono legate alla capacità in riserva in ingresso di 60 metri cubi e in uscita di 15 metri cubi. In questo modo è possibile avere una capacità annua di trattamento di 1.000 tonnellate e produrre circa 160 MWh di energia all’anno.

Grazie a questa sperimentazione, nei primi 19 mesi, sono state reimpiegate 226 tonnellate di prodotto scaduto, per un volume di circa 12.000 metri cubi. Sono così stati prodotti circa 26.000 KWh per alimentare l’energia dell’impianto di Sesto.

Il progetto permette di ottenere delle ricadute sociali rilevanti. Infatti, con Danone, sulla base dei watt prodotti, si arriva a quantificare il costo complessivo della fornitura di energia elettrica che viene devoluto in favore di Banco Alimentare per l’acquisto dei pasti per le persone in difficoltà (2.000 euro significa donare oltre 40.000 pasti).

Il progetto con ThinkAbout di contrasto allo spreco alimentare vede coinvolte direttamente le persone di CAP. Infatti, usufruendo di una scontistica del 50% sui prodotti venduti dal canale e-commerce “No-Waste” possono contribuire concretamente allo sviluppo di un'economia etica e sostenibile.

Inoltre, il progetto genera un minore impatto in termini di emissioni prodotte. ThinkAbout riesce a fornire, attraverso una metrica d’impatto, la quantità di CO2eq. risparmiata dalle persone di CAP calcolando il numero di carelli acquisti sul canale e-commerce.

Dopo il progetto pilota di Sesto San Giovanni, è stato autorizzato l'ampliamento del progetto sui rifiuti alimentare in ottica di sinergia industriale nei depuratori di San Giuliano Est, Rozzano, Canegrate e Pero.

COMUNICAZIONE

Il Gruppo CAP è attenta a portare avanti le iniziative di valorizzazione e comunicazione dei propri progetti in modo chiaro e trasparente.

Il progetto è stato presentato il 19 novembre 2020 ad un evento dal titolo "Economia Circolare, lotta allo spreco alimentare, supporto alla ricerca: azioni concrete per un futuro sostenibile", al Salone della CSR e dell'Innovazione sociale. Il Gruppo Cap, insieme a ThinkAbout, ha presentato l'iniziativa che nasce dall'obiettivo di realizzare sinergie industriali per incentivare l'economia circolare.

Cap, inoltre, utilizza differenti canali per comunicare i propri progetti. Si possono trovare ulteriori informazioni sul sito-web, sui canali social, su stampa specialistica e riviste di settore.

Essendo i progetti di sostenibilità di fondamentale importanza per il Gruppo CAP, è possibile trovare, all'interno del Piano di Sostenibilità e del Bilancio di Sostenibilità, approfondimenti relativi a questo ed altri progetti portati avanti dall'azienda.